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Da PoliArch.

Questa guida rapida fornisce tutte le informazioni importanti che bisogna sapere per utilizzare PoliArch.

Download e masterizzazione

Per prima cosa bisogna scaricare il file ISO per la propria architettura oppure la versione dual che le contiene entrambe. Una volta scaricato il file .ISO, è possibile controllare che non sia corrotto usando md5sum. Dopo di che è possibile masterizzare il file. Se necessario, si può leggere il capitolo relativo al download e masterizzazione per avere maggiori informazioni.

Avviare PoliArch

Per prima cosa bisogna accedere alle impostazioni del BIOS del computer (di solito premendo F1/F2/F10 oppure DEL all'avvio) per verificare che avvii da DVD-ROM/USB (in base al tipo di immagine che si è scelto di usare) . Se ciò avviene con successo si dovrebbe vedere la prima schermata con PoliArch e delle opzioni da selezionare in base al tipo di architettura. A questo punto non bisogna fare altro che premere <ENTER> per avviare il boot o <TAB> per specificare delle opzioni di boot differenti.

Principali opzioni di avvio

Ecco le più importanti opzioni di boot:

* copytoram=        Se impostato su "y" o solamente "copytoram" senza argomenti,
                    copia tutto lo SquashFS nella "RAM".
                    Default: (no)

* checksum=         Se impostato su  "y" o solamente "checksum" senza argomenti,
                    esegue un self-test di tutti i file e continua il boot se sono ok.
                    Default: (no)

* vga=              Se impostato forza la risoluzione della console
Attenzione: Per una lista delle risoluzione supportate, visitare la pagina dei codici console.

Lavorare in modalità console

La console è l'interfaccia testuale di Linux. Anzi, è possibile lavorare in sei diverse console virtuali premendo CTRL+F1, CTRL+F2,..., CTRL+F6. Da console è possibile montare qualsiasi filesystem di Linux (ext2fs, ext3fs, ext4fs, reiserfs, reiser4, jfs, xfs); PoliArch è anche in grado di montare FAT o NTFS filesystem usati dai sistemi operativi Microsoft. Anche se in realtà ci sono così tante cose che si possono fare che non le si possono spiegare tutte. Leggere l'elenco dei principali strumenti di sistema che è possibile utilizzare e la documentazione specifica in relazione a tali programmi (es. utilizzando il comando "man").

Lavorare in ambiente grafico

Se hai bisogno di strumenti grafici (come ad esempio GParted) bisognerà avviare la modalità grafica, a tal proposito è possibile eseguire

# startxfce4

per avviare xfce4 e avere a disposizione un interfaccia grafica veloce e leggera su cui poter lavorare.

Impostazione di rete

Con PoliArch è possibile utilizzare la rete. È utile nel caso in cui si desidera effettuare un backup in rete, scaricare dei file, lavorare in remoto usando ssh, telnet o accedere ai file che sono condivisi in rete. PoliArch tenta di configurare automaticamente la rete in fase di boot (tramite DHCP) e quindi dovrebbe già essere configurata (salvo non ci sia un server DHCP in rete a rispondere alla richiesta).

Provare ad effettuare il ping su un sito ping example.com per verificarlo:

# ping -c 3 example.com

PING example.com (192.0.43.10) 56(84) bytes of data.
64 bytes from 43-10.any.icann.org (192.0.43.10): icmp_req=1 ttl=248 time=25.6 ms
64 bytes from 43-10.any.icann.org (192.0.43.10): icmp_req=2 ttl=248 time=22.9 ms
64 bytes from 43-10.any.icann.org (192.0.43.10): icmp_req=3 ttl=248 time=23.6 ms

example.com ping statistics
3 packets transmitted, 3 received, 0% packet loss, time 2003ms
rtt min/avg/max/mdev = 22.912/24.062/25.632/1.156 ms

Se effettuare il ping ad example.com produce un errore unknown host

Controllare le proprie interfacce ethernet con:

# ip addr

Tutte le interfacce devono essere elencate. Dovrebbe essere presente una voce per eth0, o magari eth1. Come esempio useremo eth0.

IP Statico

Se richiesto, è possibile impostare un nuovo IP statico tramite:

# ip addr add <ip>/<netmask> dev <interface>

ed un gateway predefinito con:

# ip route add default via <ip>

verificare che /etc/resolv.conf contenga il proprio server DNS ed aggiungerlo nel caso non fosse presente.

Verificare di nuovo la propria configurazione di rete con:

# ping -c 3 www.google.com

DHCP

Se si ha nella propria rete un server DHCP/router, provare:

# dhcpcd eth0

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